3 step per gestire un'azienda di successo
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1. Definire uno scopo
Ogni azienda è un sistema, e per definizione ha uno scopo - che non è quello di fare soldi. Per usare le parole di W. Edward Deming: "È importante che lo scopo non sia mai definito in termini di una specifica attività o metodo. Deve sempre essere collegato ad una vita migliore per tutti." [1] Il primo compito di un manager è quello di definire l'obiettivo in questi termini e sponsorizzarlo all'interno dell'azienda, assicurandosi che ogni impiegato sappia come il suo lavoro contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo stesso.
C'è una storia che ho sentito più volte che è esemplificativa di quello di cui sto parlando: un impiegato della NASA negli anni '60, il cui compito era quello di rifornire i distributori di bevande all'interno dell'istituto, alla domanda "Qual è il tuo lavoro?", rispose "Far arrivare un uomo sulla luna".
Per l'uomo era chiaro come il suo compito, per quanto banale o semplice possa apparire ad occhi esterni, si collegava direttamente allo scopo principale della NASA di quei decenni.
2. Definire il ruolo del manager
Il manager moderno gestisce l'azienda e il suo team seguendo KPIs (Key Performance Indicators) e target, studiando dati su un computer nell'intimità del suo ufficio, e si preoccupa principalmente di gestire il personale con metriche di performance, incentivi e deterrenti.
Quello di cui la maggior parte dei manager non si rendono conto è che gestire un team in questo modo produce moltissimi sprechi.
Per avere successo nel lungo termine, invece, un manager dovrebbe per prima cosa assicurarsi che lo scopo dell'azienda sia chiaro a tutti i dipendenti, e poi fare in modo che gli sforzi di tutte le componenti dell'azienda lavorino verso l'obiettivo comune. [2]
Un altro compito molto importante del manager è quello di riconoscere e gestire l'interdipendenza tra le varie componenti dell'azienda: risoluzione dei conflitti e rimozione delle barriere alla cooperazione sono responsabilità del manager. [3]
Da dove partire per trasformare il ruolo del manager dalla gestione delle persone alla gestione del lavoro? Il punto di partenza è una conoscenza approfondita del lavoro e dei principi di controllo statistico.
Seguendo questi principi, la filosofia manageriale cambia radicalmente, creando una rivoluzione nella cultura organizzativa: l'atteggiamento non è più "raggiungi questi target" ma "impara e migliora". [4]
3. Studiare il sistema
Non potrei dirlo meglio di Deming stesso:
"Per gestire, bisogna guidare. Per guidare, bisogna capire il lavoro per il quale si è responsabili. Chi è il cliente (la prossima fase) e come lo possiamo servire al meglio? Un nuovo manager, per guidare, e per gestire la fonte di miglioramento, deve imparare. Deve imparare dai membri del suo team il lavoro che svolgonoe deve imparare molti nuovi argomenti. È più semplice per un nuovo manager prendere delle scorciatoie nel suo apprendimento e responsabilità, e invece focalizzarsi sul finale e gestire i risultati - ottenendo dei report su qualità, errori, percentuale di difetti, inventario, vendite, persone. Metter il focus sui risultati non è un modo efficace di migliorare un processo o un'attività." [5]
Tutto questo significa capire se il sistema in cui si opera è stabile o instabile, capire a fondo la domanda che viene posta al sistema dal punto di vista del cliente e progettare dei processi che rispondano alla domanda in modo efficiente ed efficace.
[1] DEMING, W. Edwards, 1994. The New Economics: For Industry, Government, Education. The MIT Press, p.52
[2] DEMING, 1994, p.50
[3] DEMING, 1994, p.64
[4] SEDDON, John, 2003. Freedom from Command and Control: a better way to make the work work. Vanguard Consulting Ltd, p.16
[5] DEMING, 1994, p.65